| (Testo CEI74) 58 Il giudice dei giudici terrestri
Al maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide. Miktam.
Rendete veramente giustizia o potenti, giudicate con rettitudine gli uomini?
Voi tramate iniquità con il cuore, sulla terra le vostre mani preparano violenze.
Sono traviati gli empi fin dal seno materno, si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.
Sono velenosi come il serpente, come vipera sorda che si tura le orecchie
per non udire la voce dell'incantatore, del mago che incanta abilmente.
Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca, rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.
Si dissolvano come acqua che si disperde, come erba calpestata inaridiscano.
Passino come lumaca che si discioglie, come aborto di donna che non vede il sole.
Prima che le vostre caldaie sentano i pruni, vivi li travolga il turbine.
Il giusto godrà nel vedere la vendetta, laverà i piedi nel sangue degli empi.
Gli uomini diranno: «C'è un premio per il giusto, c'è Dio che fa giustizia sulla terra!».
| (Testo TILC) 58 (57) Preghiera a Dio perché faccia giustizia sulla terra
Per il direttore del coro. Sulla melodia 'Non far distruggere'. Poema di Davide.
O uomini, quando parlate la giustizia è muta, non sono imparziali i vostri giudizi.
Di proposito commettete delitti sulla terra, le vostre mani diffondono violenza.
Fin dal seno materno i malvagi sono traviati; i bugiardi sono perversi fin dalla nascita.
Sono velenosi come serpenti, chiudono le orecchie come una vipera,
sorda al richiamo dell'incantatore, alla voce del mago più esperto.
Signore, spezza le mascelle a quei leoni! Rompi loro i denti in bocca, o Dio;
si disperdano come acqua che scorre via, appassiscano come erba sulla strada,
come lumache passino via sulla loro bava; come aborti, non vedano la luce del sole;
come cespugli spinosi, siano strappati, come erbacce e ortiche, siano estirpati.
Assistendo alla vendetta, si rallegrerà il fedele, laverà i suoi piedi nel sangue dei malvagi.
Tutti diranno: 'Val la pena di essere giusti: davvero c'è un Dio che fa giustizia sulla terra!'.
| (Testo CEI2008) 58 Contro i giudici iniqui
Al maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide. Miktam.
Rendete veramente giustizia, o potenti, giudicate con equità gli uomini?
No! Voi commettete iniquità con il cuore, sulla terra le vostre mani soppesano violenza.
Sono traviati i malvagi fin dal seno materno, sono pervertiti dalla nascita i mentitori.
Sono velenosi come un serpente, come una vipera sorda che si tura le orecchie,
che non segue la voce degli incantatori, del mago abile nei sortilegi.
Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca, rompi, o Signore, le zanne dei leoni.
Si dissolvano come acqua che scorre, come erba calpestata inaridiscano.
Passino come bava di lumaca che si scioglie, come aborto di donna non vedano il sole!
Prima che producano spine come il rovo, siano bruciati vivi, la collera li travolga.
Il giusto godrà nel vedere la vendetta, laverà i piedi nel sangue dei malvagi.
Gli uomini diranno: «C'è un guadagno per il giusto, c'è un Dio che fa giustizia sulla terra!».
|